Uno dei luoghi di più grande pregio e bellezza della regione abruzzese è l’affascinante borgo di Santo Stefano di Sessanio, sia per quanto riguarda il profilo architettonico che quello ambientale. La parte centrale di origine medievale è controllata dal massiccio torrione merlato di forma cilindrica, detto “mediceo”, che si staglia dal profilo urbano quale chiaro segno di dominio sulla zona. La torre, alta 20 metri è caratterizzata da una fine tecnica di costruzione, con mensole a forma di becco e feritoie e sulla cima una merlatura per difenderla dall’alto. La torre di Santo Stefano è andata poi quasi distrutta a seguito del sisma del 6 aprile 2009. Il materiale del crollo è stato recuperato e conservato, sia per il materiale sciolto delle pietre in bozza, che per le parti lapidee lavorate di beccatelli, mensole e imbotti di porte e finestre.
Finalmente sono terminati i restauri e sono state smontate le impalcature, dopo i lavori di ristrutturazione post sisma
Il torrione, che aveva il compito dell’avvistamento e della difesa, era probabilmente recintata originariamente da un perimetro fortificato ed era situata in una posizione marginale e riparata rispetto ai sentieri di fondovalle, ma inserita perfettamente nel contesto poiché comunicava in modo diretto con i centri di Castelvecchio Calvisio e di Collepietro.