Prorogata fino a nuova disposizione la zona rossa per le province di Pescara e Chieti, ma restringendola, in modo ‘chirurgico’, alle località che continuano a mostrare un’incidenza elevata. In altre parole, l’area metropolitana e i comuni che continuano a registrare dati allarmanti.
Lo prevede l’ordinanza firmata dal governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio. Le due province erano in zona rossa dallo scorso 14 febbraio.
La zona a maggiori restrizioni si restringe dunque all’area metropolitana – dove la variante inglese dilaga e i numeri dei contagi sono in aumento – eccezion fatta per alcuni centri più distanti, come, ad esempio, Caramanico Terme (Pescara) e Lanciano (Chieti). Nove i comuni interessati nel Chietino e 14 nel Pescarese.
Continua il costante monitoraggio: sotto particolare osservazione – fanno sapere alla Regione – ci sono i comuni della costa teramana più prossimi all’area metropolitana pescarese (Silvi, Pineto e Roseto degli Abruzzi), e i comuni di Atessa e Guardiagrele, per i quali nelle prossime 48 ore verrà effettuata una rivalutazione. Un altro elenco di comuni sarà sottoposto a sorveglianza per verificare se nei prossimi giorni continueranno a mostrare trend di crescita, caso in cui si adotteranno specifiche misure rispetto alla fascia arancione loro attribuita.
Scuole chiuse in tutto l’Abruzzo da lunedì 1 marzo. Didattica a distanza obbligatoria dalle elementari alle superiori.
(ANSA).