Nella classifica delle tariffe autostradali di montagna, Strada dei Parchi figura al dodicesimo posto tra le 19 società che gestiscono i tratti di questo specifico settore, con una tariffa chilometrica inferiore alla media nazionale (0,10466 €/km contro 0,12557 €/km – valori comprensivi dell’IVA e dell’importo di competenza ANAS ai sensi della L.102/2009).
La vetta di questa speciale classifica è occupata dal Raccordo Autostradale Valle d’Aosta, che collega Aosta al Monte Bianco sull’autostrada A5. Il secondo posto è occupato dalla Società Autostrade Valdostane, sempre sull’A5. A un automobilista che percorre l’A5 con vettura di classe A, ogni chilometro costa infatti tra i 20 e i 28 centesimi di Euro circa contro i 10 centesimi di Euro circa di chi invece percorre la A24 o la A25.
La Società Autostrada Tirrenica (SAT) e la Società Italiana Traforo Autostradale del Frejus (SITAF) occupano rispettivamente il terzo e il quarto posto nella classifica, entrambe con una tariffa che supera i 15 centesimi di Euro a km.
L’autostrada montana meno cara d’Italia è l’A18 Messina-Catania, gestita dal Consorzio Autostrade Siciliane (CAS), in cui l’automobilista paga circa 5 centesimi di Euro per ogni chilometro percorso.
E per quanto riguarda i principali trafori, quello del Gran Sasso è di gran lunga il meno caro.
Il traforo del Frejus con i suoi 12,895 km con veicolo di classe A costa 48,80 euro, il traforo del Monte Bianco (11,600 km) sempre con un veicolo di classe A costa 47,10 Euro. Per percorrere con un veicolo di classe A la tratta sulla quale insiste il traforo del San Bernardo, il pedaggio è pari a 27,80 Euro, contro i 2,20 Euro della tratta dell’A24 Assergi-S.Gabriele Colledara (19,760 km), sulla quale insiste il traforo del Gran Sasso (10,175 km).