Un borgo che vive nelle emozioni del passato, capace di stupire in ogni stagione dell’anno con i suoi panorami tersi e infiniti che incorniciano i resti della cerchia muraria del XIII, baluardo settentrionale del Regno di Napoli al confine con lo Stato Pontificio. Il fascino e la storia di questa cittadella ne fanno uno dei borghi più belli d’Italia.
Civitella del Tronto, città-fortezza d’Abruzzo, è uno dei luoghi della regione più visitati da sempre, per il fascino storico del suo centro e per l’imponente fortezze borbonica che la rende famosa in tutto il paese. Simbolo di questa cittadina è la roccaforte, capolavoro di ingegneria militare che con i suoi 25mila metri quadri di superficie è la più grande d’Europa. Una famosa pagina di storia legata a Civitella e alla sua fortezza è quella relativa al Risorgimento: la cittadella ha resistito a lungo all’invasione piemontese e ai moti insurrezionali che percorrevano l’Italia ed è stata l’ultima roccaforte ad arrendersi all’invasione, il 20 marzo 1861.
Il centro storico conserva i simboli del passato nei suoi palazzi, nella case della alte mura robuste, sui portali e nelle sue vie suggestive e misteriose, tra le quali spicca “Ruetta, d’Italia la via più stretta”. Il travertino delle case, chiese e palazzi, ingentilisce l’aspetto arcigno di una città-fortezza concepita per la difesa. Qui anche le case hanno feritoie, sono macchine da guerra disposte a schiera e addossate l’una all’altra per difendersi con più facilità. Le molte chiese conferiscono al tutto un’aria spagnoleggiante, soprattutto nelle serate estive, nell’ora del tramonto che – come scrive D’Annunzio – “avvinazza la Majella”.
Altri luoghi d’interesse sono la chiesa cinquentesca di San Lorenzo, con la cripta della Beata Angiolina di Corbara; la romanica chiesa di San Francesco, il monumento alla memoria dell’eroe irlandese Matteo Wade, comandante del forte quando, nel 1806, la roccaforte di Civitella fu posta sotto assedio dai francesi. Ed ancora il Convento e la Chiesa di Santa Chiara, del 1300, la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, detta anche “della Scopa”, datata tra il XV e il XVI secolo.
Fuori le mura, merita una visita il convento di Santa Maria dei Lumi, così detto per i misteriosi avvistamenti di luci, eretto nella prima metà del Trecento dai francescani e ancora condotto dai Conventuali, con all’interno l’effige in legno policromo e dorato della Madonna, della seconda metà del Quattrocento, e il chiostro conventuale.
Foto di copertina: Instagram @degregoriis_guido
Per saperne di più:
www.borghipiubelliditalia.it
www.comune.civitelladeltronto.te.it
Come arrivare a Civitella del Tronto (Te): il percorso