Europei popolo di piloti. Ma forse no. E a delineare il quadro negativo della sicurezza stradale in Europa ci pensano i numeri: 5000 vittime di incidenti l’anno, 300.000 feriti e 20.000 disabili gravi. Numeri di una guerra che si combatte ogni anno al volante dell’Unione Europea.
Il record negativo spetta all’anno 2015 che si è concluso con una crescita dell’1.3% dei decessi a seguito di incidente. Un triste primato che allontana sempre di più l’obiettivo europeo di riduzione del 50% del numero delle vittime entro il 2020.
La guida responsabile in Europa sembra essere solo un miraggio e il quadro che viene fuori dall’analisi delle abitudini di guida dei cittadini dell’unione è abbastanza sconfortante.
LE CATTIVE ABITUDINI:
Quali sono i comportamenti più a rischio? Le abitudini che minano la sicurezza al volante negli stati europei? Le convinzioni dei cittadini dell’unione al volante? Ecco le principali:
1- Piloti esperti: troppo sicuri al volante
Gli automobilisti europei si attribuiscono ottimi voti. Secondo uno studio raggiungono una media di 7.7/10. L’aspetto preoccupante è che oltre a sentirsi esperti alla guida, l’automobilista europeo si vanta di essere allo stesso tempo: vigile, calmo e cortese nel 77%, 54% e 26% dei casi. Solo nel 9% delle situazioni ammette di essere stressato, aggressivo nel 3% e irresponsabili nell’1% delle esperienze alla guida.
A giudicare gli altri però arrivano le critiche e le percentuali cambiano eccome: l’essere irresponsabili sale al 44% a livello europeo (i polacchi dimostrano di essere i più intransigenti e arrivano al 65%), gli stressati arrivano al 38% (con punte del 58%per gli svedesi) e i pericolosi si attestano su quota 26% (40% in Grecia).
2- Rispettare le regole: quanta fatica
Molte sono le regole che l’automobilista europeo non riesce a digerire. Tra le più importanti troviamo i limiti di velocità: nel 91% dei casi in Europa si fa fatica a rispettare questa regola, con le conseguenze che è facile immaginare. In seconda posizione il rispetto delle distanze di sicurezza, non mantenuto nel 65% dei casi in Francia addirittura il 77% della popolazione). E in terza posizione il mancato rallentamento in prossimità di lavoratori e lavori in corso nel 55% dei casi (i più indisciplinati i belgi con quota 68%).
Dolenti note anche per la guida senza cintura (22% in Europa): i peggiori ancora una volta i greci che non la usano il 49% delle volte; i migliori i francesi che invece la utilizzano nel 91% dei casi.
3- Generosi si, ma di insulti
L’inciviltà regna sovrana in Europa e la dimostrazione sta nella conoscenza approfondita delle parolacce e degli insulti in tutte le lingue del mondo. Un nutrito vocabolario di parole poco educate che l’automobilista europeo utilizza come prima reazione appena viene meno la pazienza e la tolleranza alla guida.
Il 56% degli europei insulta gli altri automobilisti quando proprio non ne può più; il 47% lo fa quasi senza accorgersene e il 32% attacca solo per difendersi dal fastidio che altri automobilisti hanno provocato.
Solo nel 15% dei casi, “fortunatamente”si arriva a scendere dall’auto per un confronto faccia a faccia: ma il fatto che succeda più raramente non significa che sia meno preoccupante
4 – Cellulari e alcol: il pericolo regna sovrano
L’alcol alla guida è, per il 59% degli europei il comportamento più rischioso sulle strade. Ma il 12% degli automobilisti ammette di mettersi alla guida, o di averlo fatto almeno una volta, dopo aver alzato il gomito (percentuali che salgono al 25% in Belgio e al 29% in Grecia).
La disattenzione alla guida (in particolare l’utilizzo dei cellulari) è la seconda causa di morte sia in strada che in autostrada. Eppure, dati alla mano, o in questa caso “telefoni alla mano”, il 51% degli europei usa il cellulare con il vivavoce o con gli auricolari, mentre il 35% ammette di utilizzare il cellulare senza vivavoce. Il 26 % ammette addirittura di inviare e leggere sms e email durante la guida.