Arroccato a 1.250 metri di altitudine nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise a metà strada tra Pescasseroli e Villetta Barrea, è possibile scoprire Opi, uno dei borghi che ha conservato intatto il fascino dei paesi di montagna abruzzesi. Circondato da montagne, suggestive vallate e rigogliose faggete, è posto su un promontorio roccioso in modo da dominare la vallata sottostante dove scorre indisturbato il fiume Sangro. Il paese, edificato intorno all’anno mille, conserva ancora oggi le caratteristiche di un antico borgo medioevale dove nella parte più antica si può trovare una stretta gola scavata dal fiume dove c’è il Museo del Camoscio affiancato da un’area faunistica in cui vivono, in semilibertà, alcuni esemplari di camoscio.
Il Paese conta meno di 400 abitanti ma da un anno sta conoscendo una popolarità legata al successo di “Un mondo a parte”, la pellicola di Riccardo Milani con protagonisti Antonio Albanese e Virginia Raffaele. Infatti non sono pochi i turisti incuriositi che si recano a Opi per cercare di scovare quali sono gli scenari scoperti all’interno del film, soprattutto i luoghi e le zone panoramiche ma, oltre alla Natura che la fa da padrona, il borgo ha anche diverse architetture storiche da scoprire.
Passeggiando per le vie del centro si incontra un palazzo seicentesco, che è l’attuale sede del municipio, ma di rilievo sono anche la Chiesa Madre di Santa Maria Assunta, situata a metà strada tra il nuovo centro e quello storico, danneggiata più volte dai terremoti e ricostruita nella forma attuale nel XVII secolo, mentre sulla piazza principale si può apprezzare la Chiesa di San Giovanni Battista, ex cappella privata, edificata a inizio XVII secolo. Attrattiva del borgo è anche il Museo dello Sci e della Montagna, che accoglie una piccola esposizione di attrezzi per lo sci usati nel secolo scorso, accompagnati da un corredo fotografico.
Non mancano poi le possibilità di escursionismo, passeggiate a piedi, a cavallo o in mountain bike lungo gli oltre cinquanta sentieri del Parco. Per gli amanti degli sport invernali c’è un anello di 5 chilometri in cui è possibile praticare lo sci di fondo o le ciaspolate, attività che si possono svolgere senza necessità di impianti, immersi così nella natura più selvaggia, tra boschi e faggete innevate, lasciando immacolato il territorio.