Un prodotto molto conosciuto e apprezzato da tutti i mercati per le sue caratteristiche organolettiche, per la sapidità e per la lunga conservabilità, caratteristiche, queste, che rendono la patata del Fucino un’eccellenza gastronomica italiana tale da guadagnarsi il titolo IGP, Indicazione Geografica Protetta.
L’origine di questo prodotto risale alla fine dell’800, quando nel 1875 il Principe Alessandro Torlonia ordinò di prosciugare quello che allora era il terzo più grande lago d’Italia e che proprio nell’altopiano del Fucino si estendeva. La bonifica regalò terreni particolarmente fertili e fu così che iniziarono a essere coltivati cereali, patata, bietola e, dagli anni Settanta del ‘900 fino ad oggi, gli ortaggi.
La Patata del Fucino, o Patata di Avezzano, si presenta con una forma tonda ovale ed una buccia irregolare. Ha una consistenza asciutta e permette al calore di entrare a fondo e di cuocere la patata in modo uniforme senza formare la patina di zucchero che impedisce al calore di cuocerla. La patata mantiene il suo colore originale dopo la cottura.
Ottima in cucina si presta a qualsiasi tipo di preparazione, utilizzata per un tipico piatto del territorio: zuppa di patate e zucca. La Patata del Fucino è tra le più pregiate d’Italia; che sia fritta, bollita, al forno, trasformata in gnocchi oppure come ingrediente per la pizza.