Testimonianze e ricordi degli uomini che hanno lavorato al Traforo
Memorie del Gran Sasso. Un ciclo di video in cui parlano i protagonisti dimenticati di una grande opera. Quegli uomini che hanno lavorato per anni nelle viscere del Gran Sasso. Con il loro lavoro e con le loro mani hanno realizzato una delle più grandi opere italiane, la più lunga gallerie a doppia canna d’Europa. Le loro testimonianze, cariche di emozione, anche per il ricordo di quei compagni che non ce l’hanno fatta, ci restituisce un pezzo di storia del nostro Paese.
“Quel giorno poi nel buco finale ci siamo passati in quattro. Fu una cosa fenomenale. Le lacrime, gli abbracci, i brindisi. Ci stavano un sacco di persone e tutti che applaudivano e urlavano!”. Era la fine dei lavori di una grande opera, realizzata grazie a costanza, determinazione e coraggio da centinaia di maestranze. -Pane e polvere. Storia e storie di minatori di Capistrello –
Con una cerimonia ufficiale presieduta dall’allora presidente del Consiglio Bettino Craxi, il 1º dicembre 1984, venne inaugurato il fornice (o tunnel) destro Roma-Teramo a doppio senso di marcia tra gli svincoli di Assergi e Colledara. La seconda galleria e i Laboratori Nazionali del Gran Sasso vennero aperti dopo nove anni nel 1993, tra dispendio di risorse ed energie ingegneristiche, interruzioni dei lavori e incidenti. Passarono quindi 25 anni prima che entrambi i tunnel del traforo venissero aperti.