La patente di guida ha una dotazione di 20 punti. Ogni due anni si ha diritto a ulteriori due punti se non si commettono infrazioni, raggiungendo un tetto massimo di 30. Ma cosa succede quando si commette una violazione del codice della strada e quanti punti vengono decurtati? Dipende dalla gravità del reato. Si possono perdere al massimo 15 punti in una volta sola, a patto però che non si sia commessa anche un’infrazione che implichi la sospensione o la revoca della patente. Se viene commessa un’infrazione da almeno 5 punti e nel corso di un anno altre due violazioni da almeno 5 punti, è prevista la revisione (accertamenti medici e/o esame teorico e esame di guida) della patente. Una volta terminata la disponibilità dei punti è necessario rifare gli esami della patente.
Alla perdita totale del punteggio non consegue la sospensione immediata della patente di guida, ma la sua revisione, che deve essere effettuata entro 30 giorni dalla notifica che la dispone. Durante questo periodo il conducente può circolare. Per conoscere il punteggio associato alla propria patente, è possibile telefonare al numero 848782782 o consultare il sito internet http://www.ilportaledellautomobilista.it/.
In che modo vengono persi i punti
Ogni qual volta il patentato riceve comunicazioni relative a violazioni commesse che prevedono la decurtazione, il punteggio subisce una riduzione. il numero dei punti decurtati per ciascuna infrazione è indicato nel verbale di contestazione.
Qualora vengano accertate contemporaneamente più violazioni per le quali è prevista la decurtazione di punteggio e nessuna sanzione accessoria di sospensione o di revoca della patente, dovranno essere detratti al massimo 15 punti.
Decurtazione dei punti nei confronti di titolare identificato successivamente
Secondo le disposizioni del comma 2° dell’art. 126-bis, nel caso in cui il conducente non sia stato identificato al momento dell’accertamento dell’infrazione, la decurtazione di punteggio viene attribuita, se munito di patente, al proprietario del veicolo, salvo che questi, entro 30 giorni dalla notifica del verbale di contestazione, non comunichi chi era effettivamente alla guida del mezzo al momento della violazione.
I casi possibili sono 4:
1) se il proprietario stava guidando il veicolo, paga la multa e perde i punti
2) se il proprietario non è responsabile e sa chi stava guidando in quel momento, paga la multa e compila una dichiarazione facendola firmare anche dalla persona che era effettivamente alla guida
3) se il proprietario non è responsabile e sa chi stava guidando in quel momento, paga la multa e compila una dichiarazione in cui comunica le generalità del conducente, anche se lui non vuole firmarla. In questo caso il verbale verrà comunque notificato alla persona indicata dal proprietario come il trasgressore
4) se il proprietario non è responsabile e non sa chi stava guidando in quel momento, paga la multa lo stesso e perde i punti
Il proprietario deve sapere a chi da il suo veicolo e il numero della sua patente, altrimenti può essere accusato di “incauto affidamento”.