La cultura riparte il 15 e il 16 maggio con le Giornate Fai di Primavera, che per questa 29esima edizione apriranno le porte di 600 luoghi solitamente chiusi o poco conosciuti, il 50% dei quali all’aperto per facilitare i dispositivi di sicurezza anti Covid, coinvolgendo 300 città e 19 regioni di tutta Italia. Ville e parchi storici, residenze reali e giardini, castelli e monumenti che svelano spazi sorprendenti, aree archeologiche e musei insoliti, orti botanici, percorsi naturalistici, itinerari in borghi che custodiscono antiche tradizioni riaprono le porte ai visitatori.
Un’iniziativa che il Fondo per l’Ambiente Italiano ha voluto coraggiosamente e prontamente programmare a metà maggio, affrontando con grande tenacia e una buona dose di audacia le innumerevoli complessità organizzative legate all’emergenza sanitaria, e che solo pochi giorni fa ha avuto la conferma di poter realizzare, in base alle misure contenute nel Decreto Legge del 22 aprile.
Tra le aperture più interessanti in ABRUZZO:
Pettorano sul Gizio (AQ), il borgo di epoca medievale arroccato su uno spuntone calcareo lambito ai lati dal fiume Gizio e dal torrente Riaccio, che costituisce da sempre il baluardo meridionale d’accesso alla Valle Peligna
Rocca di Botte (AQ), un comune situato a 750 metri sul livello del mare tra l’Abruzzo e il Lazio alle falde nord-occidentali dei monti Carseolani al confine con i monti Simbruini e l’omonimo parco naturale. Qui nel XI secolo nacque e visse fino all’adolescenza San Pietro l’Eremita. Il cammino che si percorrerà partirà proprio dalla sua casa natale all’interno del borgo per addentrarsi nel bosco che porta al Santuario della Madonna dei Bisognosi: il primo nucleo di quello che è il Santuario che vediamo oggi era il luogo dove San Pietro si rifugiava a pregare.
San Vito Chietino (CH) e l’Eremo Dannunziano il ritiro “d’amorosi sensi” di Gabriele d’Annunzio e Barbara Leoni, la “bella romana” che fu musa e compagna del poeta per cinque anni e che ispirò la sua prima produzione letteraria
Scafa (PE) e il parco del Lavino che prende il nome dal fiume Lavino, le cui acque sulfuree sono di un meraviglioso colore tra l’azzurro e il turchese.
Tante straordinarie aperture anche nel LAZIO tra cui:
Villa Il Vascello solitamente inaccessibile, sul colle del Gianicolo, è sede del Grande Oriente d’Italia, la più antica istituzione massonica del Paese.
Palazzo Borromeo che ospita l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede sin dal 1929 ed è l’unica Ambasciata al mondo che si trovi nella Capitale del medesimo Stato che rappresenta.
Acquedotto di Ponte Lupo, il tratto più impressionante dell’Aqua Marcia, l’acquedotto più lungo della Roma antica (circa 91 km), realizzato da Quinto Marcio Re tra il 144 e il 140 a.C., famoso per la freschezza e limpidezza delle acque captate presso le sorgenti di Marano Equo, tra Agosta ed Arsoli.
Prenotazione obbligatoria su www.giornatefai.it entro la mezzanotte del giorno precedente la visita, fino a esaurimento posti disponibili.