Sicurezza

Mezzi pesanti più sicuri, lo impone l’Europa

Mezzi pesantiLa riduzione del numero di incidenti passa anche attraverso mezzi pesanti più efficienti e più sicuri.

Il Parlamento Europeo ha evidenziato varie volte l’importanza della “sicurezza stradale” proponendo risoluzioni e obblighi. L’obiettivo è quello, appunto, di migliorare la sicurezza in strada e contribuire a una mobilità sostenibile sul lungo periodo nel decennio 2010 – 2020. Per mobilità sostenibile, si intende l’insieme delle modalità di spostamento che sono in grado di diminuire gli impatti ambientali sociali ed economici generati dai veicoli privati, come l’inquinamento atmosferico e le emissioni di gas serra, l’inquinamento acustico, la congestione stradale, l’incidentalità, il degrado delle aree urbane causato dallo spazio occupato dagli autoveicoli a scapito dei pedoni e l’occupazione del territorio causato dalla realizzazione delle strade e infrastrutture.

Mezzi pesanti 2I mezzi pesanti sono uno dei maggiori pericoli per gli utenti della strada più vulnerabili, quali ciclisti e pedoni, che spesso non vengono percepiti dagli autisti a causa dei numerosi “punti ciechi” dovuti alle dimensioni del mezzo. Infatti la Commissione Europea ha imposto nuove norme per fabbricare automezzi più aerodinamici che permettono di ridurre i consumi del 7-10%, tagliare le emissioni di gas a effetto serra e di aumentare la sicurezza di chi viaggia in strada.  Entrate in vigore il 1° novembre 2015, in applicazione del Regolamento (CE) 661/2009, obbligano i costruttori di veicoli pesanti, con massa superiore alle 3,5 tonnellate, minivan e per gli autobus con più di otto posti a sedere, a dotare i mezzi con un dispositivo di frenata automatica, Advanced Emergency Braking System (Aebs) e a istallare un sistema di sicurezza quali l’avviso di deviazione corsia, Lane Departure Warning System(LDW).

Le statistiche dimostrano che la maggior parte degli incidenti che coinvolge veicoli pesanti sono tamponamenti. Per tale motivo, già da qualche anno, l’industria offre sistemi elettronici basati su radar che rilevano la distanza dal veicolo che precede e, se diminuisce tanto da rischiare una collisione, avvertono l’autista, o rallentano, o frenano automaticamente.

Autocarro

Autocarro

Il sistema Aebs, rallenta il veicolo di 50 km/h se rileva il rischio di tamponamento contro un ostacolo in movimento e di 10 km/h se rileva un ostacolo fermo. In questo modo, diminuisce la velocità dell’eventuale impatto. Dal 2018 i valori di rallentamento arriveranno a 70 km/h in caso di ostacolo in movimento e a 20 km/h in caso di ostacolo fermo.

Il LDW è un sistema di sicurezza attiva che monitora la segnaletica orizzontale presente sulla carreggiata. Se il mezzo esce dalla propria corsia per distrazione del conducente, il dispositivo, mediante una telecamera che rileva la posizione delle strisce, avvisa il guidatore con un allarme sonoro o una vibrazione del volante. Due sono i principali sistemi per l’avviso del superamento della carreggiata:

  • il primo si limita ad avvisare il conducente con un segnale visivo, acustico o una vibrazione;
  • il secondo, denominato Lane Keeping System oltre ad avvisare il conducente, nel caso quest’ultimo non intraprenda un’azione, corregge automaticamente la traiettoria riportando il veicolo in carreggiata.

I sistemi offerti dai costruttori di veicoli industriali hanno prestazioni superiori, sino all’arresto completo e si possono sempre installare come accessori a richiesta. Infatti montando una telecamera combinata con un sensore radar, si garantisce l’arresto d’emergenza del veicolo.

Camion, Radio e tachigrafo

Camion, Radio e tachigrafo

Cronotachigrafo

Cronotachigrafo

La nuova normativa stabilisce anche nuove regole sulle dimensioni dei camion e sulla forma della cabina di guida. Cabine con una forma arrotondata e l’uso di alettoni aerodinamici sulla parte posteriore del rimorchio, migliorano l’aerodinamicità del veicolo comportando un risparmio in spese di carburante, una riduzione di circa il 10% delle emissioni di gas a effetto serra e soprattutto garantiscono maggiore visibilità al conducente per salvaguardare la sicurezza di pedoni e ciclisti in strada.

Tanti sono i sistemi che rendono più sicura la guida dei camion, ma il fattore umano resta sempre determinante, perché il rispetto dei tempi di guida e il riposo restano sempre fondamentali. Quante ore può guidare un camionista senza mettere in gioco la propria sicurezza e quella degli altri? Le regole comunitarie prevedono che non si possa guidare per più di quattro ore e mezza, poi bisogna fare una pausa obbligatoria di 45 minuti. Una volta riposati, ci si può rimettere in marcia per un periodo di uguale durata e successivamente riposare per 11 ore. Il periodo di guida settimanale è fissato in 56 ore. Questi valori sono chiamati tempi di guida e riposo. Nella realtà, queste regole sono molto più complesse di come appare. In base al Regolamento CE 561/2006, da maggio 2006, tutti i veicoli adibiti a trasporto merci con massa massima ammissibile superiore alle 3,5 tonnellate e tutti i mezzi adibiti a trasporto passeggeri con più di 9 persone a bordo, incluso il conducente, devono essere dotati di tachigrafo digitale.

Tempi di guida e riposo

  • Tempi di guida giornalieri: 9 ore (massimo 10 ore 2 volte a settimana)
  • Periodo di guida settimanale: 56 ore
  • Interruzioni: pausa 45 minuti ogni 4 ore e 30 minuti di guida. Se si vuole procedere con un frazionamento, si possono fare massimo due pause nelle 4 ore e mezza, la prima di
    almeno 15 minuti e la seconda di 30 minuti
  • Riposo giornaliero regolare e ridotto: 11 ore ininterrotte, con possibilità di riduzione a 9 ore per non più di 3 volte a settimana, senza alcuna compensazione
  • Riposo giornaliero frazionato: 12 ore, di cui il primo di almeno 3 ore e il secondo di almeno 9 ore, entrambi senza interruzione
  • Riposo giornaliero per “multipresenza” (ossia con autista in disponibilità): 9 ore a conducente nell’arco delle 30 ore
  • Riposo settimanale regolare / ridotto: 45 ore con possibilità di riduzione a 24 ore consecutive, in qualunque luogo. Compensazione da effettuare entro la fine della terza settimana successiva

Leggendo tutte queste regole ci verrebbe naturale pensare che il trasporto di merci sia talmente controllato che sarebbe difficile e impensabile essere fuori regola. Purtroppo la cronaca di tutti i giorni ci riporta una realtà diversa perché di fatto i tachigrafi vengono spesso manomessi.  Aziende di trasporto, o liberi professionisti, non molto onesti, costringono i conducenti di mezzi pesanti a turni massacranti avvalendosi della teoria, il “tempo è denaro”, mettendo a grave rischio l’incolumità del conducente e vanificando la sicurezza stradale. Infatti, i colpi di sonno, sono tra i maggiori pericoli per i conducenti di mezzi pesanti e causa di incidente.

Per garantire una maggiore sicurezza stradale al traffico leggero (vetture), nelle giornate di traffico intenso che coincide sempre con il weekend o i giorni festivi canonici, viene disposto il blocco del transito ai mezzi pesanti.

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