Attualità

Buche e asfalto, Roma ultima in Europa. L’allarme di Greenpeace

Dopo la pessima figura internazionale per Roma con l’ultima tappa del giro d’Italia neutralizzata a causa delle buche, anche l’ultimo report di Greenpeace conferma la pericolosità di muoversi nella Capitale, sia che si scelga l’auto, il motorino o i pedali di una bici. Lo studio ha analizzato la qualità degli spostamenti in 13 capitali europee e secondo i dati elaborati, in termini di sicurezza stradale, Roma è la più pericolosa d’Europa, mentre Copenaghen, Amsterdam e Oslo sono le capitali più sicure del continente.  Il rapporto dell’istituto di ricerca tedesco Wuppertal Institute riguarda i numeri della mobilità nel 2016 e quello che emerge fa riflettere sulle condizioni di sicurezza delle strade capitoline. A Roma, in un anno, ci sono stati 25 incidenti mortali che hanno coinvolto ciclisti, sono invece 47  i pedoni che hanno perso la vita. Ogni diecimila spostamenti in bici ci sono stati 110 incidenti e 113 sinistri ogni diecimila spostamenti a piedi.

 

Le città più sicure sono quelle dove si usa la bici
Roma è al penultimo posto (appena sopra Mosca) per quanto riguarda l’uso della mobilità attiva: solo il 7% sceglie di spostarsi usando la bicicletta o va a piedi, ben il 64% si muove in città con un mezzo privato e il 29% dei romani usa il trasporto pubblico. Il rapporto di Greenpeace evidenzia come l’uso smodato di mezzi privati negli spostamenti, incrementi i livelli di pericolo per chi si sposta: “Roma mostra numeri molto bassi sulla mobilità attiva; con questo livello di insicurezza sarà sempre più difficile per la città, incentivare la popolazione alla mobilità dolce”. C’è dunque un rapporto inversamente proporzionale tra mobilità attiva (uso di bici e spostamenti a piedi) e sicurezza stradale. Nelle città in cui ci si sposta di più in bicicletta e a piedi, come Copenaghen o Amsterdam, il numero delle morti in strada diminuisce fortemente. Dove si usa di più la bicicletta, proporzionalmente diminuisce anche il numero di incidenti che coinvolge gli stessi ciclisti.

I consigli dei ricercatori tedeschi
Considerando che Roma intende incrementare la mobilità ciclistica, la raccomandazione dei ricercatori è che la città si doti al più presto di una rete ciclabile all’altezza, separata dal traffico a motore e che valorizzi le molte aree verdi oggi non ben integrate con il sistema di trasporto. La città dovrebbe “investire su infrastrutture che facilitino e garantiscano chi si sposta in bici. Con un utilizzo così ridotto della mobilità a pedali e senza una rete di vie ciclabili sicura ed estesa, la città rischia di veder persino ridotto il numero di persone sceglie la bicicletta”.

Il rapporto pubblicato da Greenpeace

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