Dal 25 maggio riaprono palestre, piscine e centri sportivi. A disciplinare la fase 2 delle attività sono le linee guida aggiornate e approvate dalla Conferenza delle Regioni, attuate attraverso protocolli ad hoc per garantire l’allenamento in sicurezza per clienti e istruttori. Per tutti, la regola principale diventerà la prenotazione di corsi e lezioni, per evitare il più possibile gli assembramenti
Distanza minima di due metri tra chi fa sport, arrivare in palestra già vestiti e muniti di buste per raccogliere i propri rifiuti potenzialmente infetti. I tennisti dovranno giocare indossando i guanti, i golfisti recupereranno la pallina con un “congegno” che eviti il contatto con le mani.
Per quanto riguarda i centri fitness, il ministero chiarisce innanzitutto le linee guida per i lavoratori. In via preliminare si consiglia, dove possibile, ancora l’uso del lavoro da remoto e della formazione a distanza e di soluzioni tecnologiche che consentano di tracciare l’accesso alle strutture. Il suggerimento è poi quello di suddividere gli operatori in gruppi che svolgono la medesima mansione e nei medesimi luoghi. Gli spazi e gli attrezzi devono essere costantemente sanificati, bisogna predisporre un sistema di raccolta dedicato ai rifiuti potenzialmente infetti, come fazzoletti e mascherine, e una segnaletica per evidenziare entrate, uscite e percorsi differenziati. Per tutti, all’interno delle palestre, saranno poi valide le indicazioni di lavarsi e sanificarsi frequentemente le mani, mantenere la distanza interpersonale minima di un metro in assenza di attività fisica e di 2 metri se si svolge attività fisica, almeno 7 metri quadrati come superficie di acqua a persona nelle vasche in piscina.
Gli indumenti e gli accessori indossati per allenarsi vanno riposti in zaini o borse personali e, una volta a casa, il consiglio è quello di lavarli separatamente. Questo aiuterà a limitare l’utilizzo di spogliatoi, docce e servizi igienici, dove è previsto l’accesso contingentato e misure di igiene rafforzate. Sconsigliato anche l’uso degli asciugacapelli comuni.
SPORT INDIVIDUALI Indicazioni diverse valgono invece per le singole discipline sportive. I tennisti, per esempio, sul campo dovranno indossare un guanto sulla mano “non dominante”, oppure disinfettarla dopo ogni game. Se possibile, evitare di raccogliere la pallina con le mani prima di mandarla all’avversario, ma usare racchetta e piede. Allo stesso modo durante gli allenamenti di ping pong non va toccato il tavolo, e alla fine si lavano con acqua e sapone racchette e palline.
Per quanto riguarda il golf, i circoli devono rimuovere dai bunker i rastrelli, e la sabbia va livellata con i piedi o un ferro. Mascherine, infine, anche per gli schermidori, in attesa di salire in pedana e durante l’assalto, nel caso non si riesca a mantenere l’idoneo distanziamento.