In occasione della Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore vogliamo condurvi in un viaggio speciale nel cuore del Lazio, alla scoperta di un luogo che ha segnato per sempre la storia della cultura e della diffusione del sapere: Subiaco. Quest’anno, la ridente cittadina incastonata nella Valle dell’Aniene ha ricevuto un prestigioso riconoscimento, divenendo la Capitale Italiana del Libro per il 2025, raccogliendo il testimone da Taurianova in una cerimonia avvenuta lo scorso 5 aprile. Un titolo che non è casuale, ma affonda le sue radici in un passato glorioso, quando Subiaco fu la prima località al di fuori della Germania a presiedere alla nascita di un’innovazione che avrebbe rivoluzionato per sempre il mondo: la stampa a caratteri mobili.
Il contesto storico e l’invenzione di Gutenberg
Per comprendere appieno la portata di questo evento, dobbiamo fare un salto indietro nel XV secolo. L’Europa era un continente assetato di conoscenza, dove i libri, costosissimi e laboriosi da realizzare a mano dagli amanuensi, erano un privilegio per pochi. In questo contesto di fervore intellettuale, un’invenzione destinata a cambiare il corso della storia stava prendendo forma in Germania grazie all’ingegno di Johannes Gutenberg. La sua rivoluzionaria tecnica di stampa a caratteri mobili metallici apriva orizzonti impensabili, promettendo di produrre un enorme numero di copie in tempi e a costi prima impensabili e contribuendo in modo decisivo a rendere il sapere accessibile ad un pubblico sempre più vasto.
L’arrivo della Stampa a Subiaco
Ed è proprio in questo momento cruciale che la storia di Subiaco si intreccia indissolubilmente con quella della stampa. Due chierici tedeschi, Conrad Sweynheym di Magonza e Arnold Pannarz di Praga, intuirono le straordinarie potenzialità della nuova invenzione. Spinti forse dalla ricerca di un ambiente di pace e di mecenatismo, trovarono rifugio nel magnifico Monastero di Santa Scolastica, un’oasi di spiritualità e cultura, immersa nella suggestiva valle sublacense, a pochi chilometri dal centro storico. Tra le mura silenziose e operose del chiostro benedettino, Sweynheym e Pannarz portarono i primi libri stampati in Germania e, soprattutto, la rivoluzionaria tecnica di Gutenberg. Fu qui che, tra il 1465 e il 1467, vide la luce il primo libro stampato in Italia al difuori dei confini tedeschi: le Institutiones Oratoriae del retore latino Lattanzio. A quest’opera pionieristica seguirono altre preziose edizioni, tra cui il De Oratore di Cicerone e il monumentale De Civitate Dei di Sant’Agostino. Un’impresa straordinaria che testimoniava la vivacità intellettuale del monastero e la lungimiranza dei due tipografi.
Il trasferimento a Roma e l’ulteriore produzione
Dopo questa fertile parentesi sublacense, Sweynheym e Pannarz si trasferirono a Roma, cuore pulsante della cultura e del potere. Nella Città Eterna aprirono una seconda tipografia al pianterreno di Palazzo Massimo, a breve distanza da Piazza Navona e Campo de’ Fiori. Qui, tra il 1467 e il 1473, diedero alle stampe ben 48 classici latini, contribuendo in maniera significativa alla diffusione del sapere antico e alla rinascita culturale dell’epoca.
Ancora oggi, la biblioteca del Monastero di Santa Scolastica custodisce con orgoglio le preziose prime edizioni di quelle opere che segnarono l’alba della stampa in Italia. Un vero e proprio tesoro storico e culturale, testimone di un’epoca di grandi cambiamenti. E a Roma, in Piazza dei Massimi, i visitatori possono ancora ammirare le botteghe che un tempo ospitarono le attività dei due pionieri della stampa, ricordate da una lapide commemorativa che ne celebra l’ingegno e l’audacia.
Subiaco: radici antiche e monachesimo
Ma la storia di Subiaco non si esaurisce con la stampa. La fondazione della cittadina affonda le sue radici nell’epoca romana, ma il suo sviluppo è intrinsecamente legato al monachesimo benedettino. La presenza di importanti monasteri, come l’eremo di San Benedetto (il Sacro Speco) e, appunto, Santa Scolastica, ha fatto di Subiaco un centro di spiritualità e cultura di primaria importanza per l’Europa intera nel corso dei secoli. Non a caso, Petrarca, in visita al Monastero di Santa Scolastica, definì questo luogo incantevole come la “Soglia del Paradiso”. Oltre al suo ruolo pionieristico nella storia della stampa, Subiaco vanta anche un’antica tradizione nella produzione di carta, un’attività strettamente connessa alla diffusione del libro.
Subiaco Capitale Italiana del Libro 2025
Questa ricca eredità culturale e storica ha certamente giocato un ruolo fondamentale nella designazione di Subiaco come Capitale Italiana del Libro per il 2025. Questo prestigioso titolo rappresenta un’occasione unica per valorizzare ulteriormente il patrimonio culturale di Subiaco e per promuovere la lettura e il libro in tutte le sue forme. Come anticipato, il progetto “Soglia del Paradiso”, finanziato con 500mila euro dalla Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore, prevede un ricco calendario di iniziative per tutto il 2025. Tra gli appuntamenti in programma spiccano visite guidate innovative nei musei, spettacoli teatrali, progetti di interazione tra biblioteche, letture pubbliche con il coinvolgimento delle scuole, con l’obiettivo di celebrare il lungo e affascinante viaggio del libro attraverso i secoli.
Un invito alla scoperta
Ma questo anno da Capitale del Libro sarà anche un’opportunità imperdibile per scoprire le bellezze di Subiaco e del suo territorio . Oltre al centro cittadino e ai suoi monasteri, è possibile visitare i Laghetti di San Benedetto, delle piccole piscine naturali di acqua cristallina formate da cascatelle vicine alle sorgenti del fiume Aniene, immerse in un bosco incantato ai piedi del Sacro Speco. Si possono raggiungere percorrendo un sentiero che parte dai resti della Villa di Nerone, a pochi chilometri dal Monastero di Santa Scolastica.
Il territorio di Subiaco è un gioiello incastonato nel cuore del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, facilmente raggiungibile percorrendo l’autostrada A24 utilizzando il casello di Vicovaro/Mandela, per poi proseguire sulla SS5 e la SR411 in direzione di Subiaco. Un viaggio che permette di immergersi in un paesaggio suggestivo, tra arte, architettura sacra, storia millenaria e natura incontaminata.
In questa Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, Strada dei Parchi invita tutti a riscoprire il valore inestimabile del libro, potenziato da un’intuizione rivoluzionaria che ha trovato un terreno fertile in questa località baciata dalla Storia, dalla Natura e dalla cultura. Subiaco, con il suo passato glorioso e il suo presente vivace, si conferma un faro per gli amanti della lettura e un luogo da visitare e celebrare. Un viaggio sulle nostre autostrade si trasforma così in un’occasione per ripercorrere le orme della storia e immergersi nella magia di un luogo che ha dato un contributo fondamentale alla diffusione del sapere nel mondo.