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Il futuro passa dalle nostre strade

UN’AUTOSTRADA DIVERSA DALLE ALTRE

Autostrada a carattere strategico

Le Autostrade A24 ed A25, gestite dal 2003 da Strada dei Parchi, si collocano in quel particolare territorio italiano tra l’Abruzzo e il Lazio colpito dai terremoti che hanno funestato la vita della popolazione, il patrimonio naturale e quello civile, comprese le opere infrastrutturali.
In tal proposito è opportuno ricordare che A24 e A25 sono infrastrutture pensate sul finire degli anni ‘50 e realizzate tra gli anni ‘60 e ’70 quando i criteri antisismici erano del tutto diversi da quelli attuali, ma soprattutto prima che il terribile terremoto del 2009, che ha colpito L’Aquila e il suo territorio, ha posto un problema non più rinviabile di convivenza con le catastrofi naturali.
Nel solo 2017 oltre 54 mila scosse si sono susseguite a quelle che hanno raso al suolo Amatrice.  Uno sciame sismico importante si è registrato tra la fine di novembre e l’inizio del mese di dicembre del 2017. Una situazione che da sola giustificherebbe ben altra attenzione e priorità per la messa in sicurezza dell’unica infrastruttura in grado di collegare le aree del cratere sismico con il resto del Paese e che per questo ha fatto dichiarare A24 e A25 infrastrutture di valore strategico dalla Protezione Civile (Legge 228 del 24/12/2012).
Utile quindi ricordare anche l’allerta del centro antisismico che ha evidenziato che nei prossimi anni, sebbene non sia possibile stabilire una data, altre scosse potrebbero seguire quelle avvenute in questi anni, di entità persino superiore.

Autostrada di montagna

Le Autostrade A24 ed A25 sono state classificate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti come “montane”, non tanto per il fatto che attraversano la linea montuosa degli Appennini, quanto per il fatto che sono caratterizzate da un elevatissimo numero di “opere d’arte” (174 viadotti e 29 gallerie; la maggior parte dei quali sono a doppia carreggiata), e che naturalmente incrementano significativamente i costi operativi, ci riferiamo ad esempio alle manutenzioni da fare sui viadotti o alle difficili operazioni invernali da eseguire in presenza di eventi nevosi particolarmente impegnativi. Come noto la tariffa montana è più alta di quella di pianura.
Questa classificazione, pur non incidendo sull’algoritmo che determina il calcolo degli aumenti tariffari (price cap), ha inciso invece sui valori di partenza della tariffa, definiti antecedentemente alla gestione di Strada dei Parchi e si rivela inoltre decisivo indirettamente, in quanto gli investimenti infrastrutturali sono proporzionalmente più alti per via anche dei più complessi costi di manutenzione.
Strada dei Parchi si colloca all’ 8° posto nella classifica delle 19 concessionarie autostradali italiane “di montagna”, per valore della tariffa chilometrica, oltretutto inferiore a quella media di settore.

LE TARIFFE

Come si calcola il pedaggio

Il pedaggio si calcola moltiplicando la tariffa unitaria (a chilometro) di competenza di Strada dei Parchi, maggiorata dell’importo di competenza di ANAS (di cui alla Legge 102/2009), per i km, considerando che oltre ai km tra casello e casello sono conteggiati i km degli svincoli, delle bretelle di adduzione e dei tratti autostradali liberi prima e dopo il casello, costruiti e gestiti dalla Concessionaria. All’importo ottenuto si deve aggiungere l’IVA (22%) ed applicare l’arrotondamento, per eccesso o per difetto, ai 10 centesimi di euro. L’arrotondamento è applicato in maniera automatica senza alcuna discrezionalità da parte di Strada dei Parchi ed è disciplinato dal Decreto Interministeriale n° 10440/28/133 del 12.XI.2001 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dell’Economia e delle Finanze. La tariffa unitaria applicata dipende dal tipo di veicolo utilizzato (5 classi) e dalle caratteristiche dei tratti autostradali percorsi (di pianura o di montagna). Su alcune tratte autostradali, definite a sistema “semichiuso” (Lunghezza, Settecamini e Ponte di Nona), il pedaggio è indipendente dai chilometri percorsi; il calcolo dell’importo da pagare si basa su una lunghezza stabilita forfettariamente con l’approvazione del Ministero Concedente. Questi sistemi si differenziano da quelli “chiusi” nei quali il Cliente paga il pedaggio corrispondente al percorso effettuato.
Il pagamento del pedaggio può avvenire tanto con biglietto cartaceo quanto con biglietto “elettronico” tramite apparato di telepedaggio.

Invarianza delle tariffe su A24 e A25

In conformità alla legge Strada dei Parchi SpA è stata reintegrata nella titolarità della concessione a far data dal 1 gennaio 2024, prevedendo che le tariffe autostradali sulla rete in gestione rimarranno ferme ai valori già stabiliti per l’anno 2017 fino alla scadenza della concessione, così disapplicando il meccanismo dell’incremento annuale previsto nella convenzione unica del 18/11/2009.

LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA URGENTE

Strada dei Parchi ha realizzato un importante piano d’investimenti per il potenziamento, ammodernamento e riqualificazione delle autostrade A24 ed A25.
Il completamento del Piano è stato realizzato nel 2009 per gli interventi inseriti nella Convenzione del 20.12.2001, tra cui la costruzione di 6 km circa di carreggiata ovest dell’A24, tra gli svincoli di Basciano e Cartecchio/Teramo, completato il 28.04.2009 con un impegno economico complessivo di € 130 milioni.
Nel corso del 2014 sono stati completati gli investimenti relativi alla Convenzione unica del 18 Novembre 2009.
La realizzazione delle opere ha comportato un impegno finanziario complessivo di oltre 1 miliardo di Euro.

A seguito degli eventi sismici verificatisi nel centro Italia, conoscendo le condizioni delle proprie Infrastrutture, Strada dei Parchi S.p.A. ha rappresentato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti le necessità di effettuare degli interventi di Messa In Sicurezza Urgente (MISU).
Gli interventi sono finalizzati ad evitare che in caso di evento sismico, venga compromessa la percorribilità dell’Autostrada, ritenuta per legge “strategica ai fini di protezione civile”, in quanto unica via di collegamento più efficiente tra le due coste del centro Italia e quindi l’unico modo di raggiungere le aree dell’entroterra in caso di un disastroso evento naturale come peraltro avvenuto in occasione dell’evento sismico sia di L’Aquila (2009) che di Amatrice (2016).

Nel mese di giugno 2018 sono terminati i lavori per la messa in sicurezza degli impalcati dei viadotti con l’obiettivo di impedire che in caso di sisma si verifichi uno “scalino” sul manto stradale in corrispondenza dei giunti, pericolosissimo per chi viaggia; un impegno economico di oltre 170 milioni che ha impegnato risorse tecniche e maestranze altamente specializzate. A sensi della Legge n. 228 del 24.12.2012 nel corso del 2019 sono iniziati i primi interventi di adeguamento sismico dei viadotti delle autostrade A24 e A25, le cui fasi operative implicano cantieri di lunga durata inamovibili tanto nel corso delle stagioni estive quanto in quelle invernali. Nel periodo 2019-2023 gli interventi di adeguamento sismico hanno riguardato il viadotto Popoli ed il viadotto della rampa bidirezionale dello svincolo di Bussi sull’A25 ed i 13 viadotti insistenti sul tratto dell’A24 compreso tra gli svincoli di Tornimparte e di L’Aquila Ovest, dove i cantieri comportano l’attivazione di deviazioni di traffico con scorrimento dei veicoli su un’unica carreggiata in doppio senso di circolazione.

Le foto seguenti illustrano sia come il fenomeno si è presentato in corrispondenza dei giunti dei viadotti dopo l’evento sismico del 2009, sia alcune fasi salienti degli interventi realizzati per gli impalcati a trave ed a cassone.















LA SICUREZZA DELL’AUTOSTRADA

È bene ribadirlo, le autostrade A24 ed A25 non presentano alcuna criticità per quanto riguarda la statica delle opere d’arte in condizioni normali di utilizzo (quindi in assenza di scosse sismiche). Ciò viene garantito dalla continua manutenzione fatta dalla Concessionaria a seguito delle ispezioni eseguite da parte di personale tecnico altamente specializzato che, con frequenza trimestrale, monitora lo stato di conservazione dei singoli elementi costruttivi. In caso di presenza di anomalie ritenute significative, infatti, vengono effettuati degli studi specifici corredati, all’occorrenza, da indagini in sito e/o in laboratorio oltre che da calcoli di verifica statica, all’esito dei quali viene stabilito se necessario eseguire specifici interventi.
I problemi, come peraltro evidenziati nel corso delle scosse sismiche del 2009 a L’Aquila e nel 2016/2017 nella zona di Amatrice, sorgono solamente in caso di eventi sismici di particolare entità che, a causa della loro violenza, potrebbero danneggiare le strutture dei viadotti che, essendo stati progettati e realizzati tra gli anni ′60-′70 non sono in grado di contenere le forze generate da scosse sismiche così distruttive.
Le valutazioni di vulnerabilità sismica effettuate sui viadotti, secondo gli attuali criteri di sicurezza, hanno dimostrato che occorre intervenire in tempi rapidi per la messa in sicurezza delle opere, così come previsto dall’art. 1, comma 183 della Legge 24 dicembre 2012 n. 228 recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013)”:
“In considerazione della classificazione delle autostrade A24 e A25 quali opere strategiche per le finalità di protezione civile per effetto del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 ottobre 2003 e successive modificazioni e della conseguente esigenza di procedere all’adeguamento delle stesse alla normativa vigente per l’adeguamento sismico e la messa in sicurezza dei viadotti sulla base dei contenuti delle O.P.C.M. 3274 del 2003 e n. 3316 del 2003 e successive modificazioni… OMISSIS “.
Anche la durabilità è un importante requisito al fine di non ridurre nel tempo il livello prestazionale delle opere.
Tale requisito deve tenere conto delle condizioni ambientali che caratterizzano la rete viaria autostradale A24 e A25, in particolare dell’alternanza dei cicli di gelo-disgelo e dell’azione aggressiva dei cloruri contenuti nei sali fondenti impiegati nelle operazioni invernali, che mettono quotidianamente a dura prova i materiali costituenti le opere d’arte esistenti. Queste stesse severe condizioni ambientali unitamente alle tecnologie dei materiali ed ai dettagli costruttivi in uso negli anni 60 – 70, e tenuto conto della quasi totale assenza di manutenzione ordinaria non eseguita dal precedente Concessionario per circa 30 anni (Strada dei parchi è subentrata nella gestione il 01/01/2003), hanno inciso negativamente sul livello di durabilità dei manufatti accelerandone in maniera diffusa il degrado. Si tenga conto, però, che il futuro adeguamento delle opere alla normativa vigente dovrà comportare anche l’acquisizione di un adeguato livello di durabilità delle stesse.

INVESTIMENTI FATTI DA SDP

Come già trattano nella sezione relative alle tariffe, queste ultime sono in diretta relazione con gli investimenti fatti dalla concessionaria.
Nel periodo di gestione di Strada dei Parchi, gli incrementi tariffari più consistenti si sono registrati dal 2011 al 2014 periodo durante il quale la Concessionaria ha sostenuto ingenti investimenti per la realizzazione di opere importantissime:

    • Le Complanari di Roma, per cominciare: opere che hanno reso più sicuri e veloci l’ingresso e l’uscita dalla Capitale, per un importo complessivo di 258 milioni di euro (di cui 170 milioni di euro di contributi);
    • Il raddoppio del tratto autostradale in direzione Teramo,
    • gli interventi di messa in sicurezza dei viadotti,
    • la dotazione del traforo del Gran Sasso di nuovi e più moderni sistemi antincendio
    • l’automazione delle stazioni di servizio e la posa di pavimentazione drenante su 100 chilometri di rete
    • i lavori di riqualificazione dell’intera autostrada ereditata dalla vecchia gestione della Sara (circa 30 anni senza lavori di manutenzione)

Tutte opere e investimenti che Strada dei Parchi ha effettuato mantenendo intatti i livelli occupazionali, senza tagliare un solo posto di lavoro e nonostante le rilevanti perdite di esercizio, alle quali è stato fatto fronte con importanti immissioni di capitale da parte degli azionisti (ad oggi circa 170 milioni di euro) e non certo con l’aumento dei pedaggi.
Strada dei Parchi è tra le poche Concessionarie ad aver completato tutti gli investimenti previsti nella Convenzione del 2009, nonché tutte le manutenzioni ordinarie dal 2003 al 2017.
La tabella di seguito riportata illustra il monitoraggio finanziario degli investimenti e lo stato di avanzamento dei medesimi con riferimento alla Convenzione in atto, raffrontando i dati consuntivi del 2016 e dell’intero periodo regolatorio con i corrispondenti importi previsti dal Piano Economico Finanziario risulta che Strada dei Parchi ha effettuato il 104,69% degli investimenti previsti in Convenzione nel periodo 2009 – 2016.

(*) La ripartizione dei consuntivi fra i singoli investimenti è stata effettuata sulla base dei dati di contabilità analitica per consentire lo scorporo dei costi capitalizzati delle singole Opere
(**) Residuo investimenti da Piano Finanziario della Convenzione 2001 e della Convenzione Unica, nonché costi relativi a consulenze, assistenza e redazione elaborati per la progettazione degli interventi previsti dall’aggiornamento del Piano Economico Finanziario

Sul tema lavori di manutenzione invece, la tabella e il grafico sottostanti illustrano gli importi progressivi consuntivati nel periodo regolatorio dalla Società e i relativi raffronti con i corrispondenti valori previsionali di Piano Economico Finanziario. Dallo schema emerge che la Società ha effettuato il 105,44% delle manutenzioni previste in Convenzione nel periodo 2009 – 2016

LE COMPLANARI

Le complanari sono autostrada a tutti gli effetti.
La loro realizzazione è stata richiesta nel primo semestre del 2005 dal Sindaco di Roma; infatti la Convenzione di gara prevedeva la realizzazione della 3° corsia dalla Barriera di Roma Est alla Tangenziale Est, a seguito della richiesta del Comune di Roma il Concedente e la Concessionaria (d’accordo con il Comune) hanno deciso di realizzare le Complanari perché più rispondenti alle esigenze del traffico a causa dello sviluppo urbanistico importante realizzatosi nel corso degli anni in prossimità del tracciato autostradale.
Il costo previsto del progetto esecutivo è stato di € 258,9 ML e realizzato con i seguenti finanziamenti:

  • ANAS: 85 M€;
  • Enti locali: 85 M€ (Regione Lazio e Provincia di Roma 50 M€; Comune di Roma 35 M€);
  • Strada dei Parchi: 88,9 M€.

Questi lavori hanno riguardato non solo la tratta Casal Bertone – Svincolo Togliatti (di 2,5 km), ma ulteriori attività relative all’intero tragitto va da Portonaccio a Roma Est (circa 15 km).
Il consuntivo dell’intervento è risultato esattamente rispondente al quadro economico approvato e, per quanto attiene i tempi di esecuzione, i lavori sono stati ultimati con un anticipo di circa 1 mese rispetto ai tempi contrattuali pur avendo, nel corso dei lavori, dovuto risolvere numerosi imprevisti tra cui i principali:

  • estesi ritrovamenti archeologici di importanza nettamente superiore di quella attesa;
  • numerosi sottoservizi abusivi;
  • problematiche varie di confronto con il territorio per ridurre al minimo i disagi per i residenti in un’area connotata da una forte urbanizzazione a carattere abusivo.

Nell’ambito dei Lavori pubblici in Italia dell’ultimo ventennio, questo intervento è probabilmente l’unico ad essere stato realizzato entro i tempi contrattuali senza sforamento d’importo rispetto al quadro economico iniziale.

LE AREE DI SERVIZIO

Le 12 Aree di Servizio attualmente in esercizio, sulla rete di Strada dei Parchi, sono aperte 24 h su 24, 7 giorni su 7. Secondo quanto previsto dalla Convenzione del 2001 e dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Strada dei Parchi ha affidato in sub-concessione ad Operatori specializzati tutti i servizi (carburanti, ristorazione etc.) presenti nelle Aree, sulla base di procedure competitive, trasparenti e non discriminatorie.
È in corso un piano di investimenti che prevede la riqualificazione delle Aree di Servizio, conseguente a diverse procedure di affidamento avviate a partire dal 2015 e conclusesi recentemente anche con diversi cambi marchio.
La Convenzione, che regola il rapporto tra Strada dei Parchi e il Concedente, prevede la realizzazione di due nuovi impianti denominati Rocca Casale Sud e Nord da collocare rispettivamente in prossimità delle progressive km 138,100 e 137,800 dell’autostrada A25.
Nell’agosto del 2012 sono state avviate le procedure concorsuali per l’affidamento delle attività di costruzione e gestione delle nuove AdS in parola, procedure che non hanno registrato alcun concreto interesse da parte del mercato; in pratica le gare sono andate deserte.
Nel febbraio del 2016 è stata ripetuta la procedura di selezionamento dei possibili operatori per l’affidamento di dette attività facendo leva su una diversa distribuzione degli impegni di gara al fine di rendere più interessanti, e comunque sostenibili, gli investimenti da realizzare, conseguendo lo stesso esito negativo.