Immagina di salire su un treno storico, con carrozze d’epoca e sedili in legno, mentre fuori dal finestrino scorrono paesaggi che sembrano usciti da un dipinto: boschi innevati, borghi arroccati e tratturi che raccontano storie di pastori e transumanza. Questo è il fascino unico della Transiberiana d’Abruzzo, la ferrovia che collega Sulmona a Carpinone (in Molise) attraversando il cuore dell’Appennino.
Il soprannome Transiberiana non è casuale: durante l’inverno, la linea si trasforma in un paesaggio candido e selvaggio, ricordando le distese innevate della Siberia. Ma qui siamo in Abruzzo, tra il Parco Nazionale della Majella e il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, in un territorio ricco di biodiversità e tradizioni.
Un viaggio nella storia
La ferrovia Sulmona-Carpinone fu inaugurata nel 1897, dopo oltre 20 anni di lavori in condizioni difficili: si dovettero scavare gallerie nella roccia e costruire ponti arditi per superare dislivelli importanti. All’epoca era considerata un’opera ingegneristica straordinaria, perché raggiungeva quote altissime (fino a 1.268 metri a Rivisondoli-Pescocostanzo, la stazione più alta dell’Appennino).
Curiosità storiche
- Un primato italiano: per decenni è stata la linea ferroviaria più alta d’Italia.
- Il ruolo strategico: durante la Prima Guerra Mondiale, la ferrovia fu usata per trasportare truppe e materiali verso il fronte adriatico.
- Il declino e la rinascita: negli anni ’80, con la chiusura dei servizi regolari, la linea rischiò l’abbandono. Oggi, grazie alla Fondazione FS, è tornata a vivere come treno turistico.
- Carrozze d’epoca: i convogli attuali utilizzano vetture degli anni ’30 e ’50, restaurate per offrire un’esperienza autentica.
Cosa rende speciale la Transiberiana d’Abruzzo
- Paesaggi mozzafiato: attraversa altipiani, boschi e vallate, con scorci che cambiano ad ogni stagione.
- Borghi da scoprire: Pescocostanzo, Castel di Sangro, Roccaraso, piccoli gioielli di arte e tradizione.
- Esperienza slow: un viaggio che invita a rallentare, a godere del tempo e della natura.
Quando partire
Ogni stagione regala emozioni diverse:
- Inverno: il fascino della neve e dei mercatini natalizi.
- Primavera: fioriture e trekking.
- Estate: borghi animati da eventi e sagre.
- Autunno: foliage spettacolare e sapori autentici.
Il punto di partenza è Sulmona, generalmente dal binario 1 della stazione ferroviaria. Da qui il treno storico percorre la linea fino a Carpinone (IS), con soste nei borghi lungo il tragitto. Se arrivi in auto, puoi percorrere l’autostrada A25 con uscita a Sulmona e proseguire verso la stazione, dove c’è un parcheggio gratuito nelle vicinanze.
Dal 22 novembre al 6 gennaio, la Ferrovia dei Parchi organizza partenze speciali dedicate ai mercatini natalizi. Il viaggio si effettua su treni storici degli anni ’20 e ’30, con carrozze in legno e atmosfera d’epoca, attraversando paesaggi innevati e borghi illuminati. È un’esperienza che ricorda il Polar Express, ma immersa nel cuore dell’Appennino abruzzese.
Programma tipico della giornata 
- Partenza da Sulmona con due corse giornaliere;
- Percorso panoramico: si risale la Valle Peligna, attraversa il Parco della Majella e gli Altipiani Maggiori fino a quota 1.268 m.
- Soste principali:
- Roccaraso: mercatini, casette in legno, artigianato, vin brulé, dolci tipici, animazione e musica natalizia.
- Campo di Giove: mercatini in piazza, atmosfera festosa tra luminarie e prodotti locali.
- Ogni sosta dura circa 3 ore, per permettere ai passeggeri di visitare i mercatini, fare acquisti e assaporare specialità locali.
Come vivere l’esperienza
I biglietti si acquistano online sul sito ufficiale della Ferrovia dei Parchi. È consigliato prenotare con anticipo, soprattutto nei periodi festivi. Porta con te la macchina fotografica: ogni curva è uno scatto da cartolina!


