Pillole di viaggio

L’antico Castello di Rocca Calascio, tra i quindici più belli al mondo


Rocca Calascio 3Nel parco Nazionale del Gran Sasso, circondato da un panorama mozzafiato, svetta uno dei castelli più belli al mondo: il Castello di ROCCA CALASCIO. L’antica rocca si trova su una cresta montuosa a 1.512 metri d’altezza, in una posizione molto favorevole dal punto di vista difensivo. Era utilizzata come punto d’osservazione militare in comunicazione con altre torri e castelli nelle vicinanze. E’ una delle fortezze più alte d’Europa ed è il castello più alto d’ Italia. Alle sue spalle si può osservare la catena del Gran Sasso, con l’altopiano di Campo Imperatore, mentre dal versante sud est è possibile ammirare la Majella e il Sirente, un panorama, che lascia senza fiato.

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La struttura, a blocchi di pietra quadrati, si compone di un “maschio” centrale, probabilmente preesistente, di una cerchia muraria merlata in ciottoli e quattro torri d’angolo a base circolare fortemente scarpate. L’accesso avviene attraverso un’apertura sul lato orientale a circa cinque metri da terra, cui si accede attraverso un ponte di legno, poggiata su mensole in pietra.

La fondazione della rocca risale all’anno 1000 anche se il primo documento storico che ne attesta la presenza è datato 1380. Il borgo, posseduto inizialmente da Leonello Acclozamora della baronia di Carapelle, verso la fine XV secolo, venne concesso da re Ferdinando ad Antonio Todeschini della famiglia Piccolomini che rafforzò la fortificazione dotandola di una cerchia muraria in ciottolame e quattro torri di forma cilindrica ad uso militare. Poi tutt’intorno le abitazioni: case-torri con tre o quattro piani che nel loro sviluppo prevalentemente verticale riproponevano la funzione di difesa e avvistamento. Durante questo periodo la rocca vide crescere il proprio peso economico, poiché posta a controllo dei capi di pecore coinvolti nella transumanza. Nel 1579 la famiglia Medici acquistò la rocca per 106.000 ducati ed il vicino borgo di Santo Stefano di Sessanio al fine di estendere i propri possedimenti per sfruttare il commercio della lana. Il borgo comincia a spopolarsi dall’inizio del XX secolo, con un massiccio esodo dagli ultimi anni ’50, anche se ultimamente qualche casa è stata restaurata e in una di queste oggi possiamo trovare un rifugio-ristorante.

Rocca Calascio 5Il castello, danneggiato dal terremoto del 1703, è stato soggetto a una serie di restauri conservativi tra il 1986 e il 1989 per risanare la struttura e a consentirne il recupero architettonico-funzionale, è oggi accessibile gratuitamente.

A partire dagli anni ottanta il comprensorio aquilano del Gran Sasso e in particolare la rocca di Calascio sono stati utilizzati come ambientazione per numerosi film. Il primo lungometraggio girato è Lady Hawke (USA, 1985) in cui la rocca (allora non ancora restaurata) era il rifugio dell’eremita impersonato da Leo McKern. Nel 1986 ospitò il cast de Il nome della rosa, vincitore di numerosi premi internazionali. Successivamente sono stati ambientati Il viaggio della sposa (ITA, 1997) e L’orizzonte degli eventi (ITA, 2005). Più recente è stato il set per la serie Padre Pio della RAI (ITA, 2000) con Michele Placido. La rocca è visibile anche in alcune scene del film The American (USA, 2010) con George Clooney, interamente girato nella provincia dell’Aquila, in particolare tra Castel del Monte, Calascio e Castelvecchio Calvisio. Per il National Geographic è tra 15 castelli più belli al mondo.

PERCORSO CONSIGLIATO PER RAGGIUNGERE IL CASTELLO DI ROCCA CALASCIO da Roma, da Teramo, da Pescara

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