Una ricetta dalle origini antiche, che un tempo veniva preparata per le famiglie dei futuri sposi, in occasione del fidanzamento ufficiale, negli anni la Pupa e il Cavallo sono diventati un dolce tipico del periodo pasquale.
Tradizionalmente, vengono preparati dalle nonne il Giovedì Santo e regalati ai bambini, come simbolo di amore e prosperità. La Pupa è destinata alle bambine, il Cavallo ai maschietti.
La ricetta, in origine, veniva preparata in occasione delle promesse solenni di fidanzamento: le famiglie dei futuri sposi si scambiavano questi dolci in segno di approvazione dell’unione. Il Cavallo veniva donato alla famiglia della fidanzata, la Pupa alla famiglia del fidanzato. La tradizione non è andata persa, il dolce viene ancora preparato come nella ricetta originale (anche se presenta alcune varianti), ma si è semplicemente modificata, rendendo oggi i bambini i principali destinatari dei due dolcetti, che di solito vengono modellati insieme in famiglia.
Come si preparano
Partendo da una base di pasta di mandorle, si stende la sfoglia e si modella o ritaglia la sagoma della Pupa e del Cavallo con un coltello, posizionando un uovo sodo al centro della Pupa e sul dorso del Cavallo, avvolto tra due strisce di pasta a formare una croce (l’uovo simbolicamente è associato alla rinascita e alla resurrezione, la croce è legata alla cristianità). Ad oggi ne esistono numerose varianti, arricchite da una molteplicità di decorazioni più o meno colorate, utilizzando codette di zucchero colorate, gocce di cioccolato, chiodi di garofano, ghiaccia reale, cacao o qualsiasi colorante suggerisca la fantasia.
Dolci “virali” sui social
Realizzati rigorosamente a mano, senza ricorrere a stampi, proprio come si faceva un tempo, non sempre sono modellati a regola d’arte, tant’è che da qualche anno è diventata virale la competizione per eleggere sui social la Pupa e il Cavallo più brutti, un contest indetto dalla pagina Facebook “L’abruzzese fuori sede”, rilanciato anche nella trasmissione tv di La7, Propaganda Live.